Il tumore al rene è solitamente localizzato in uno dei due organi e nel 90% dei casi si sviluppa nelle cellule dei tubuli che compongono i nefroni, l’unità funzionale del rene. Questo tumore colpisce gli uomini con un’incidenza doppia rispetto alle donne.
In Italia:
Quali sono le tipologie di tumore al rene?
Come evolve il tumore al rene?
Attraverso i vasi linfatici e i vasi sanguigni possono svilupparsi le metastasi che si presentano più frequentemente:
Surrene, cervello, milza, intestino, cute e l’altro rene sono sedi meno frequenti di metastasi.
Sono stati identificati alcuni fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare il tumore al rene:
La diagnosi del sarcoma dei tessuti molli permette di creare una vera e propria carta d’identità del tumore, composta da:
Una piccola quota di tumori al rene si manifesta come conseguenza di alcune sindromi genetiche.
Infine, vi sono forme familiari di questo tumore: i parenti di primo grado di pazienti con tumore al rene hanno un rischio doppio di sviluppare la malattia.
L’unico modo per prevenire il tumore al rene è evitare i fattori di rischio.
Ad oggi non sono attivi programmi di screening istituzionali dedicati.
L’esecuzione dell’ecografia addominale dopo la mezza età può facilitare la diagnosi precoce del tumore al rene:
questo tipo di sorveglianza annuale va, però, consigliata dal Medico sulla base del rischio del paziente.
In 8 casi su 10 il tumore al rene non manifesta sintomi e viene diagnosticato per caso, durante esami a cui il paziente viene sottoposto per altri motivi.
Quali sono i sintomi classici a cui prestare attenzione, quando presenti?
Oltre ai 3 sintomi più comuni si possono manifestare
i cosiddetti sintomi sistemici, provocati da sostanze prodotte dal tumore:
Alcuni sintomi, invece, sono tipici dello stadio del tumore:
Nel caso in cui si manifestasse uno o più di questi sintomi è opportuno consultare il proprio Medico, tenendo presente
che molti di questi sintomi sono comuni con altre patologie renali.
Fino all’80% dei tumori al rene viene diagnosticato casualmente, quando il paziente si sottopone a esami per altri accertamenti.
Quali esami sono necessari per confermare la diagnosi?
Ad oggi, non esistono marker validati per la diagnosi del tumore al rene, né specifici per la prognosi e/o la predizione
della risposta.
Con la diagnosi si va a definire un vero e proprio identikit del tumore al rene, fondamentale per la successiva selezione
del trattamento.
Quali sono queste caratteristiche distintive?
Lo stadio definisce la dimensione del tumore e la sua estensione
Il grading descrive informazioni sul comportamento del tumore al rene.
L’istotipo specifica il tipo istologico, le cellule presenti nel tessuto tumorale.
Una volta definita la diagnosi, il team multidisciplinare composto da:
va a pianificare il trattamento valutando le caratteristiche del:
Quali sono le opzioni terapeutiche a disposizione?
In qualunque momento del percorso di convivenza con il tumore al rene, il paziente può sentire il bisogno di esplicitare dubbi e condividere il proprio stato d’animo.
A chi può rivolgersi il paziente in questi casi?
Può confrontarsi con chi sta vivendo la stessa esperienza presso le Associazioni Pazienti o chiedere l’attivazione dell’assistenza psico-oncologica per gestire le emozioni e l’impatto del tumore nella vita quotidiana.
Una volta concluso l’iter di trattamento, il paziente si deve sottoporre a controlli periodici cadenzati a seconda dello stadio del tumore e della terapia utilizzata.
Il tumore al rene necessita di un follow-up molto lungo, anche per più di 10 anni. Dopo il 5° anno, è di solito possibile effettuare un controllo annuale, secondo un programma personalizzato per ciascun paziente.
REFERENZE